18 Jan 2021 - XR Italia
XR Magazine
Società
Credits: Carlotta Artioli
#TheActivist è la rubrica di XR Magazine dedicata agli attivisti del nostro tempo. Qui racconteremo della loro battaglia per la giustizia climatica, dei loro obiettivi e dei metodi che hanno trovato per raggiungerli. Se le questioni legate all’ambiente, clima, giustizia sociale e natura stanno via via prendendo il sopravvento nei tavoli dei trattati è perchè persone da tutto il mondo hanno deciso di scendere in campo e far sentire la propria voce. Perchè non importa chi sei o da dove vieni, la lotta per un futuro migliore riguarda anche te. Xiye Bastida è cresciuta nell’occhio del ciclone dei cambiamenti climatici. Oggi è una portavoce per la lotta a questa crisi nel mondo. Xiye Bastida, 18 anni, è un’attivista per la giustizia climatica attualmente attiva nella città di New York. È co-fondatrice di Re-Earth Initiative, membro del comitato organizzativo di People’s Climate Movement, membro del Sunrise Movement e di Extinction Rebellion. Ma la sua storia era legata all’ambiente già da prima del suo attivismo.
Xiye è nata a San Pedro Tultepec, in Messico. Suo padre, parte della tribù indigena Otomi, incontrò sua madre ad una conferenza sul cambiamento climatico. La piccola cittadina di San Pedro era circondata da una laguna prima degli anni ‘40; quando però la vicina Città del Messico cominciò a prelevarne le acque per i propri abitanti, ne prosciugò quasi completamente il terreno, sconvolgendo la prosperità e le tradizioni di una comunità cresciuta attorno alla laguna. La cittadina di Xiye aveva patito tre anni di siccità prima di venire profondamente danneggiata da improvvise piogge incessanti che provocarono forti inondazioni.
Eppure non è stata la distruzione del paese natio il motivo dietro l’attivismo di Xiye. “Sono stata cresciuta con la filosofia che mio padre ha imparato nel corso della sua vita, come il rapporto reciproco con la Madre Terra. Significa che [la Terra] ci dona tutto ciò di cui abbiamo bisogno per sopravvivere e prosperare, e tutto ciò che chiede in cambio è di essere protetta.”
Nel 2015 si trasferisce con i genitori a New York, e durante una gita a Long Island vede con i propri occhi la devastazione lasciata dall’uragano Sandy. Apprendendo così l’inevitabilità di questi fenomeni metereologici estremi e cogliendo la loro connessione con il cambiamento climatico, Xiye decide di fare il possibile per fermarlo.
Si rende però anche conto che c’è così tanto da fare. “Il mondo ha così tante cattive abitudini”, dice nel suo TED talk. Non sa da dove cominciare, ma come primo passo decide di unirsi al club ambientalista della sua scuola. Nota però che al club si parla di riciclo, di inquinamento, ma non si prendono azioni concrete per contrastare la crisi climatica. Convince perciò i suoi compagni a lasciare da parte i film sugli oceani e scrivere lettere ai politici locali chiedendo di vietare la plastica morbida. Passa poco tempo prima che lei, insieme a pochi altri studenti, organizzi il primo sciopero per il clima nella sua scuola.
Quando si tiene il primo sciopero globale per il clima, a marzo 2019, gli studenti della scuola di Xiye aderenti sono 600. E allo sciopero di settembre dello stesso anno per le strade di New York insieme a Xiye e i suoi compagni ci sono 300 mila persone. E marciano di fronte a Wall Street.
Ricordando la manifestazione, ha commentato: “Sono rimasta colpita quando ho realizzato che la gioventù può cambiare l’opinione pubblica su questioni sociali.”
Lo stesso anno Xiye è intervenuta al Climate Summit delle Nazioni Unite. E in quell’occasione, realizzando che i presenti sono davvero interessati a ciò che ha da dire, si rende conto che è possibile fare la differenza.
Nei suoi discorsi, Xiye mette sempre in chiaro che prendersi cura dell’ambiente deve diventare la nuova cultura, la nuova normalità, e che bisogna smettere di pensare alla crisi climatica come qualcosa che accadrà in un futuro lontano. La crisi climatica non ha nazione, né un partito politico, dice Xiye, e bisogna unirsi dietro alla scienza.
“Dobbiamo cambiare la nostra cultura e la nostra narrativa. Troppo a lungo la dialettica è stata quella di parlare di una grande minaccia distante che accadrà nel 2100. Ma l’inquinamento c’è già. Le ondate di calore ci sono già. Gli incendi ci sono già. Lo scioglimento dei ghiacci c’è già. Le inondazioni ci sono già. Gli uragani di categoria 5 ci sono già. Sta già accadendo.”
Per Xiye essere attivisti e adolescenti significa essere bravi con le parole, capire la scienza dietro la crisi e condividere la propria prospettiva individuale sulla questione.
Greta Thunberg era stata la sua fonte di ispirazione in passato. Oggi Xiye ispira a sua volta molti giovani attivisti nella protesta per ottenere azioni concrete contro la crisi climatica.
Oltre a organizzare gli scioperi dei Fridays For Future e i suoi vari impegni con Extinction Rebellion, il People’s Climate Movement e il Sunrise Movement, ogni giorno Xiye continua a far sentire la propria voce ovunque possa essere ascoltata. Riempie i muri della sua scuola di poster educativi sui cambiamenti del clima, organizza programmi di training all’attivismo e condivide gli aggiornamenti sui social media con una costanza, una decisione e un entusiasmo che possono solo suscitare ammirazione e desiderio di protestare al suo fianco.