25 Aug 2025 - Extinction Rebellion Italia
Press
clima di guerra
Treviso, 25/08/2025 - Extinction Rebellion ha incollato con acqua e farina volantini sulle sedi di Intesa Sanpaolo e Unicredit, insieme a impronte rosso sangue, per denunciare gli investimenti e i finanziamenti all’industria bellica da parte delle banche, mentre continuano occupazione e crimini di guerra a Gaza
La scorsa domenica, a Treviso, Extinction Rebellion ha ricoperto alcune vetrine delle sedi di Intesa Sanpaolo e Unicredit con volantini, incollati con acqua e farina, su cui si legge “Chiudi il conto, apri gli occhi”. Accanto ai volantini, impronte di mani e la scritta “Boycott Israel” tracciata in rosso per richiamare le decine di migliaia di vittime civili che si continuano a contare a Gaza. Un gesto simbolico e nonviolento per puntare i riflettori sulle responsabilità delle istituzioni bancarie nel genocidio in corso a Gaza.
“Intesa e Unicredit contribuiscono in modo sostanziale al finanziamento di armi e alla loro esportazione: le stesse armi utilizzate dall’esercito i**sraeliano contro i civili palestinesi. Hanno le mani sporche di sangue, e i loro clienti hanno il diritto di saperlo.” spiega Veronica di Extinction Rebellion. Il ruolo del settore bancario nel finanziare il settore degli armamenti attraverso prestiti e di sottoscrizioni è noto da tempo. Negli ultimi anni, diversi report hanno anche evidenziato consistenti investimenti nella fornitura di armi ad Israele da parte di banche ed istituti finanziari, tra cui spiccano Intesa Sanpaolo e Unicredit. Le stesse banche che da anni vengono anche citate nella lista degli istituti finanziari che maggiormente contribuiscono all’industria fossile e quindi all’aggravarsi del cambiamento climatico.
Stando a quanto riportato da alcune testate locali, le attiviste coinvolte verranno denunciate per imbrattamento, e forse per diffamazione da parte di banca Intesa. “A denunciarci sono gli stessi istituti che, a quasi due anni dall’inizio dello sterminio, continuano a finanziare le aziende coinvolte nell’occupazione e crimini di guerra nei territori Palestinesi” commenta Veronica.
L’iniziativa di Extinction Rebellion si inserisce in un lungo corso di mobilitazioni globali che, da mesi ormai, chiedono la fine del genocidio a Gaza e lo stop alla corsa al riarmo. Il movimento, come tanti altri gruppi e personalità, ha annunciato il supporto alla Global Sumud Flotilla: la flotta di decine di imbarcazioni che nei prossimi giorni partirà da Spagna, Italia e Tunisia, per tentare di rompere il blocco imposto da Israele e portare aiuti umanitari all’interno della Striscia di Gaza. “Ora più che mai dobbiamo aprire gli occhi e alzare la voce contro la guerra e l’indifferenza.” conclude Veronica.
Extinction Rebellion.
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