Verdi non solo nei teatri: la prima azione di Extinction Rebellion a Parma

20 Sep 2025 - Extinction Rebellion Italia
Press



Parma, 20/09/2025 - Mentre dentro il Teatro Regio di Parma si inaugura ufficialmente il Festival Verdi 2025, di fronte si apre un’altra scena. Una narratrice di Extinction Rebellion Parma prende la parola, accanto a lei quattro figure eleganti, in abiti da sera e da opera, tengono in mano cartelli gialli e neri: “Parma capitale del greenwashing”, “Benvenuti a Cement Valley”, “Tutto il mondo è burla l’estinzione no”, “+Picasso Food Forest -Rotatorie”. Dietro di loro uno striscione bianco con la scritta verde: VERDI NON SOLO NEI TEATRI.

Dieci persone, vestite con la raffinatezza di una prima teatrale, indossano maschere verdi. Le parole della narratrice rompono il brusio del pubblico che entra a teatro:

«Siamo Extinction Rebellion Parma. Questa è la nostra prima azione e abbiamo scelto di farla qui, di fronte al Teatro Regio durante il Festival Verdi, perché amiamo questa città e la sua cultura. Le opere di Verdi e Shakespeare parlano di potere, di inganni e di passioni. Oggi Parma recita lo stesso copione. Si veste di verde, si proclama Carbon Neutra al 2030, si candida, Capitale Europea dei giovani 2027. Ma dietro la maschera ci sono cemento, caldo estremo, boschi minacciati, aria che si fa irrespirabile. E allora, lo diciamo chiaro, la cultura non può essere di facciata, deve essere voce di verità. Giù la maschera, il momento di agire è ORA.»

Dietro e accanto a lei le attiviste e gli attivisti si muovono come statue viventi, fermandosi su immagini forti: AUTOSABOTAGGIO, e le mani si chiudono come mura che soffocano; ESTINZIONE, e i corpi si piegano al suolo; BOSCO, e le braccia si aprono come rami che cercano luce; VERITÀ, e le maschere verdi vengono sollevate e tolte, rivelando volti segnati da profonde occhiaie nere, la perfetta immagine del male che si cela dietro la facciata.

Non sono cantanti del cartellone, ma attivisti di Extinction Rebellion Parma. Hanno scelto l’ironia del teatro e la forza della musica per smascherare il greenwashing e dire, davanti al Regio, che la crisi climatica non è una burla. È ESTINZIONE.

Il Festival Verdi 2025 celebra i 25 anni della rassegna e mette al centro il dialogo tra Giuseppe Verdi e William Shakespeare. In programma nuove produzioni di Macbeth e Otello, il riallestimento di Falstaff, il Gala Verdiano con Luisa Miller e Rigoletto, la Messa da Requiem, oltre alle sperimentazioni e agli eventi diffusi di Verdi Off, che porta spettacoli e performance fuori dai teatri, nelle piazze e nei quartieri della città.

Scena uguale anche davanti alla vicina Pilotta, altra sede del Festival.

Quella di oggi è stata la prima iniziativa pubblica a Parma di Extinction Rebellion, un movimento internazionale e decentralizzato che agisce in modo non violento per affrontare la crisi climatica ed ecologica. Con questa azione, il gruppo si è presentato alla città dichiarando la volontà di svelare le contraddizioni e il greenwashing, ma anche di fare critiche costruttive e mettersi al servizio della comunità: portare dati, proporre alternative, stimolare un dialogo reale sulle scelte che riguardano il futuro di Parma.

Con cartelli eleganti, scritti come locandine d’opera, gli attivisti hanno portato in piazza il loro dissenso ed esposto la loro disponibilità al dialogo con cittadini, enti, istituzioni e imprese.

La narratrice ha declamato frasi che legavano le opere in scena con dati scientifici legati alla crisi climatica e all’intersezionalità con di Gaza.

Macbeth «Macbeth inseguiva il potere, Parma insegue il cemento: nel 2021 la provincia ha perso 41 ettari di suolo. Stiamo SOFFOCANDO.» (Legambiente ER – Consumo di suolo).

Falstaff «Falstaff ride, ma il clima no: oltre 12.000 morti per caldo in Italia nel 2023. Non è burla, è ESTINZIONE.»

Messa da Requiem «Il Requiem non è per Manzoni, ma per la Picasso Food Forest minacciata da una rotatoria. Lasciateci il BOSCO.» (Fruttorti Parma).

Rigoletto «Rigoletto denunciava l’inganno, oggi l’inganno è il greenwashing di Parma Carbon Neutral 2030: proclami verdi mentre avanzano poli logistici. La verità è una sola: VERITÀ.»

Otello «Otello, accecato dalle menzogne, precipita nel sangue. E il 21 settembre Parma ospita l’ex premier israeliano Ehud Olmert: non può esserci dialogo mentre a Gaza è in corso un genocidio. Vogliamo GIUSTIZIA.»

La crisi climatica e la violenza bellica sono due facce dello stesso sistema: entrambe colpiscono i più vulnerabili, cancellano terre, acqua, futuro. A Gaza, mentre la popolazione è intrappolata sotto le bombe, la distruzione sistematica del territorio e delle infrastrutture produce fame, sete, epidemie: sono gli stessi effetti che la crisi climatica provoca altrove con alluvioni e siccità. Guerre e clima accelerano insieme la perdita di vite e diritti. Per questo non possiamo separarli: genocidio (Rapporto della Commissione internazionale indipendente d’inchiesta dell’Onu) ed emergenza ecologica fanno parte della stessa urgenza globale di giustizia.

«Non siamo qui per rovinare la festa – spiegano gli attivisti di XR Parma – ma perché amiamo la musica, la cultura e questa città. Se “tutto nel mondo è burla”, la vera burla oggi è chiamare sostenibilità ciò che in realtà devasta boschi, consuma suolo e peggiora la vita dei cittadini. Parma si proclama Carbon Neutral 2030 e Capitale Europea dei Giovani 2027: noi vogliamo che questi titoli abbiano un significato reale, non di facciata. Vogliamo contribuire a questo obiettivo: non una cartolina verde, ma una città che difende il futuro, per le nuove generazioni e per chi la abita oggi. Possiamo costruire insieme questo posizionamento, perché Parma diventi davvero un faro e un modello per l’Europa di domani e perché il 2027 e il 2030 non siano solo l’ennesima vetrina che tinge di verde un asfalto sotto il quale il verde è già stato sepolto.»

La scelta di XR Parma è stata quella di una protesta teatrale, ironica e nonviolenta, capace di parlare anche a chi ama la cultura, la musica, Verdi e Shakespeare. “Perché – concludono – la cultura non può essere usata come distrazione: deve diventare voce della verità e alleata della vita. Verdi e Shakespeare sarebbero d’accordo con noi oggi.”

Consegnati ai passanti cartoncini con l’invito rivolto a cittadini, istituzioni e stampa per venire a conoscere il Movimento Extinction Rebellion il 27 settembre alle 18 ad ArtLab, Borgo Rodolfo Tanzi 26 che ha gentilmente concesso lo spazio.

Le tre richieste di XR a Parma

  • Dire la verità – il Comune e le istituzioni devono riconoscere pubblicamente la gravità della crisi climatica che colpisce già il nostro territorio: dal record di +40,4 °C dell’agosto 2023 all’alluvione del 2023 che ha devastato l’Emilia-Romagna. Basta proclami generici su “Parma Carbon Neutral 2030”: serve informazione trasparente, basata su dati scientifici e accessibile a tutta la cittadinanza.
  • Agire ora – fermare la cementificazione e la distruzione degli spazi verdi: stop ai poli logistici e alle nuove rotatorie che cancellano biodiversità come la Picasso Food Forest. Parma deve investire subito in adattamento climatico, tutela del suolo, acqua e aria, e in un vero piano di riduzione delle emissioni.
  • Decidere insieme – istituire Assemblee cittadine permanenti sul clima e sull’ambiente, composte da cittadini e supportati dalla comunità scientifica, con il potere di discutere e proporre soluzioni concrete su mobilità, energia, consumo di suolo e giustizia sociale. Non calare dall’alto decisioni che impattano sulla vita delle persone senza processi partecipativi.

Extinction Rebellion

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