02 Oct 2025 - Extinction Rebellion Italia
Press
Padova, 02/10/2025 - Questa mattina, a poche ore dall’arresto di alcune delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla da parte di Israele, un gruppo di Extinction Rebellion si è incatenato ai cancelli dell’Interporto di Padova bloccando il passaggio dei carrier per alcune ore, con lo slogan “Per la Palestina, blocchiamo tutto”. Uno dei TIR ha quasi investito i manifestanti in presidio.
Da questa mattina, un gruppo di Extinction Rebellion sta bloccando l’Interporto di Padova. Sono arrivati ai cancelli in mattinata, si sono seduti e poi incatenati alle sbarre dell’ingresso principale, creando una barriera umana per impedire l’ingresso dei carrier internazionali. Uno dei camion presenti non si è fermato e ha proseguito verso i manifestanti incatenati che, impossibilitati a spostarsi, hanno quindi rischiato di essere investiti. Al varco d’uscita, nel mentre, altri esponevano la bandiera della Palestina e cantavano cori in sostegno a Gaza e alla Global Sumud Flotilla, “Per la Palestina, blocchiamo tutto”. Un coro che in questi giorni di mobilitazione sta attraversando le piazze di tutta Italia e che ieri sera, dopo l’arresto da parte di Israele di alcuni degli equipaggi della Flotilla, rimbalzava da Roma a Genova, da Torino a Milano.
“Questa azione ha un significato sia simbolico che materiale. Simbolico, perché dimostra la forza della disobbedienza civile; materiale, perché mira a infliggere un danno economico a un ente che è parte della catena logistica dei rapporti commerciali con Israele” dichiara Irene. Infatti, Interporto Padova S.p.A., costituita nel 1973, è una delle infrastrutture intermodali “core” della rete TEN-T europea, partecipata dal Comune di Padova per il 18 per cento, oltre che dalla Provincia e dalla Camera di Commercio. Il 21 luglio 2025 il Consiglio Comunale ha approvato, con 17 voti favorevoli e 2 astensioni, una delibera volta ad attuare una serie di misure concrete in risposta alla gravissima condotta di Israele e al peggiorare della crisi umanitaria a Gaza. Tuttavia, ad oggi, l’applicazione resta solo dichiarativa: non risultano accordi rescissi, né è disponibile una lista ufficiale di aziende coinvolte o criteri concreti di verifica. Non sono inoltre previste sanzioni per i soggetti inadempienti, nonostante Israele sia accusato da organizzazioni come Amnesty International e dalle stesse Nazioni Unite di portare avanti da oltre settant’anni un’occupazione illegale, basata su politiche di apartheid, imperialismo e pratiche che hanno assunto carattere genocida.
Tra i carrier operanti figurano aziende come MSC, Maersk e CMA CGM, tra i più attivi nello scalo padovano, le quali garantiscono collegamenti con Israele: MSC in particolare dispone di uffici a Ashdod, Haifa e Tel Aviv. Ne consegue che l’Interporto di Padova risulta parte integrante della catena logistica di merci dirette o provenienti da Israele, attraverso i porti italiani e collegamenti ferroviari intermodali. “Alla luce di queste connessioni, l’Interporto è stato scelto come simbolo della complicità economica con uno Stato che continua a violare il diritto internazionale. Negli ultimi dieci anni Israele ha ignorato oltre 174 risoluzioni ONU” commenta ancora Elisabetta.
Con questa azione, Extinction Rebellion esprime solidarietà al popolo palestinese e alla Global Sumud Flotilla, “perché, laddove non arriva l’applicazione del diritto internazionale né la voce dei governi, arriva quella della società civile: una voce che con la disobbedienza civile si oppone a ogni forma di complicità normalizzata” conclude il movimento.
Extinction Rebellion
📧 Contatti Stampa: stampa@extinctionrebellion.it