18 Nov 2025 - Extinction Rebellion Italia
Press
Padova, 18/11/2025 - Nove persone attive in Extinction Rebellion sono state fermate e portate in Questura semplicemente per aver cercato di avvicinarsi al comizio elettorale di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia a Padova, in cui erano presenti Meloni, Salvini e Tajani. Ad uno di loro è stato dato anche un avviso orale, misura del codice antimafia, nonostante non ci sia stata nessuna manifestazione.
Oggi pomeriggio, all’ingresso del comizio di fine campagna elettorale di Fratelli d’Italia al teatro Geox di Padova, 9 persone attive in Extinction Rebellion sono state identificate e portate illegittimamente in Questura dalle forze dell’ordine. Alcune di loro sono state prima trattenute fuori dal palazzetto e poi portate in Questura, mentre quattro sono state fermate e portate via mentre si stavano recando sul posto. Nonostante avessero tutti fornito i loro documenti - come previsto dalla legge -, sono stati portati in Questura “per essere fotosegnalati”, una pratica del tutto arbitraria in quanto non era in corso nessun reato. Davanti alla Questura si è formato un presidio di solidarietà supportato da varie realtà locali per chiedere il loro rilascio. Ad uno di loro è stato dato anche un “avviso orale” del Questore, avvalendosi così di una norma del codice antimafia come forma di intimidazione.
Fermare e detenere illegalmente delle persone nel tentativo di partecipare ad un evento aperto al pubblico costituisce infatti un abuso che dimostra, nelle parole di Extinction Rebellion, la continua repressione da parte del governo italiano, l’attacco ai valori democratici e la violazione del diritto al dissenso. Extinction Rebellion denuncia: “Il clima è a un punto di svolta e la situazione di crisi è in allarmante peggioramento. Mentre il Governo è impegnato nella criminalizzazione dell’attivismo e del dissenso, gli stessi esponenti stanno deliberatamente ignorando la crisi climatica, continuando a finanziare progetti ecocidi, come i nuovi impianti estrattivi e grandi opere dal pesantissimo impatto ambientale come le Olimpiadi Milano-Cortina”.
Proprio in questi giorni a Belém, la capitale dell’Amazzonia, si svolge infatti la COP30, il vertice annuale sulla crisi climatica, a cui la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ha partecipato, per essere invece presente nei comizi, come questa sera a Padova.L’Italia sta infatti promuovendo politiche climatiche in contrasto con gli allarmi lanciati dalla comunità scientifica, sovvenzionando aziende e progetti legati all’industria fossile e a quella bellica, e ostacolando l’avanzamento delle principali politiche europee per contrastare la crisi ecoclimatica: dalla riduzione delle emissioni al 2040, agli standard sulle auto elettriche, fino ai piani di decarbonizzazione industriale. Questo mentre l’Italia è flagellata da piogge torrenziali che hanno provocato gravi danni in Liguria e due morti in Friuli Venezia Giulia. Nel goriziano la pioggia incessanteha provocato frane e l’esondazione di diversi fiumi, con allagamenti che hanno costretto le persone a rifugiarsi sui tetti.
“Oggi siamo di fronte a un’emergenza reale e a risposte politiche insufficienti. Questo divario deve essere colmato, e subito” conclude Extinction Rebellion.
Extinction Rebellion
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