Per la Terra, per la Vita.
Per tutte le persone che sono morte a causa di fenomeni meteorologici estremi e carestie. Per tutte quelle che sono dovute fuggire dalla propria terra perché diventata sterile o perché vittima di guerre sociali per la sopravvivenza. Per chi subisce le ingiustizie e le violenze di un sistema che depreda e sfrutta. Per gli oceani sempre più acidi e caldi, per tutte le foreste scomparse e quelle che stanno scomparendo. Per i ghiacciai che si sciolgono inarrestabili e i mari che si innalzano. Per tutte le specie vegetali e animali estinte a causa delle attività umane. Per il collasso di interi ecosistemi. Per tutti i morti a causa della pandemia globale che stiamo ancora affrontando e a causa di quelle che dovremo prepararci ad affrontare se l’attuale modello di estrazione e consumo non cambierà.
Non c’è più tempo!
Dal 5 all’11 ottobre ci ritroveremo a Roma per la Ribellione d’Autunno per chiedere un cambiamento sistemico attraverso azioni di disobbedienza civile nonviolenta. La Ribellione di Primavera è stata annullata a causa dell’emergenza sanitaria ma in questi mesi le attività sono proseguite a distanza e ultimamente, finalmente, di nuovo in presenza. In questo periodo abbiamo condiviso emozioni e idee in tutta Italia, rendendo il movimento più consapevole, forte e strutturato.
Siamo nel mezzo di una crisi planetaria: la crisi climatica ed ecologica, la crisi sociale, la crisi migratoria, la crisi economica, l'ingiustizia globale, il patriarcato, il razzismo e la stessa pandemia non sono che aspetti interconnessi ed effetti di un sistema tossico che ci sta uccidendo.
La comunità scientifica denuncia da decenni come la crisi climatica ed ecologica minacci la vita stessa sul pianeta, ma nonostante Summit internazionali governativi sulla protezione dell’ecosistema Terrestre vengano tenuti da 50 anni, le deliberazioni sono rimaste solo parole. L'importantissimo lavoro di ricerca e sensibilizzazione che le organizzazioni ambientali hanno fatto e continuano a fare non è più sufficiente.
Una politica sottomessa al potere finanziario ed economico non è in grado di invertire la rotta che sta portando al collasso climatico ed ecologico, ma le lotte del passato ci insegnano che una minoranza può portare un cambiamento, se disposta a mostrare con il proprio corpo e il proprio sacrificio l’importanza e l’urgenza della lotta.
Per questo abbiamo intrapreso la strada della Disobbedienza Civile Nonviolenta: usiamo la nonviolenza per mettere in luce i veri autori della violenza sistemica che le persone subiscono quotidianamente in tutto il mondo. Vogliamo riversarci in centinaia, migliaia, per piazze e strade, perché il grido disperato della Terra possa essere ascoltato.
Perché se ci ribelliamo potremo perdere ma se non lo facciamo abbiamo già perso. Scopri come unirti e arrivare preparato/a ad ottobre, se ne hai la possibilità sostieni il movimento con una donazione!
Siamo la Natura che difende sé stessa.