Extinction Rebellion scarica un unicorno davanti al palazzo dell'Aeronautica Militare: “Il Governo delle favole”

28 Apr 2025 - Extinction Rebellion Italia
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Roma, 28/04/2025 - Un unicorno accompagnato da personaggi delle favole è stato scaricato questa mattina davanti al Palazzo dell’Aeronautica Militare di Roma, dove è stato aperto uno striscione su cui si legge: “il Governo delle favole: la pace col riarmo e il clima con il gas”. La nuova protesta di Extinction Rebellion vuole mettere in luce la contraddizione di un Governo che aumenta la spesa militare e non investe in transizione ecologica.

Nella tarda mattinata di oggi, Extinction Rebellion ha scaricato un enorme unicorno davanti al Palazzo dell’Aeronautica Militare di Roma, cavalcato da una persona travestita da Giorgia Meloni in completo nero, che sventola il tricolore. Ad accompagnarlo una serie di persone camuffate da personaggi delle favole: Pinocchio, Biancaneve, il Bianconiglio e la Sirenetta che reggono uno striscione su cui c’è scritto “Il Governo delle favole: la pace col riarmo e il clima con il gas”. Dopo le proteste di sabato e di ieri, Extinction Rebellion continua la settimana di “Primavera Rumorosa” con una nuova azione dai toni ironici. L’obiettivo, sottolineato dallo slogan, è portare al centro del dibattito pubblico le politiche del Governo sulla crisi ecoclimatica e sul riarmo.

“Il Governo sembra vivere nel mondo delle favole” spiega Elisa, una delle persone sul posto “Rimarcano la necessità di una transizione ecologica graduale e non ideologica, mentre stanno investendo miliardi per il riarmo. Raccontano che rendere l’Italia un hub del gas è necessario, ma il consumo di gas in Italia e in Europa sta diminuendo. Raccontano che la pace si protegge con le armi, ma basterebbe chiedere ai nostri nonni e bis nonni per sapere che non è la verità”.

Nel mondo sono attualmente in corso 56 conflitti, con crudeli conseguenze sulla popolazione civile, in termini di morti, violenze e persone costrette a abbandonare tutto. Ma questi conflitti, Gli eserciti e il settore della difesa in generale, sono anche tra i principali responsabili delle emissioni di gas climalteranti. Secondo una stima elaborata da un recente studio, il 5,5% delle emissioni globali di gas ad effetto serra generate dalle attività antropiche deriva da azioni militari. In Ucraina i bombardamenti di strutture petrolifere, hanno prodotto più di 3 milioni di tonnellate di CO2 oltre a vaste aree di foreste bruciate. E a Gaza, le emissioni dei primi due anni di guerra sono state superiori a quelle delle venti nazioni più vulnerabili agli impatti climatici.

Nel frattempo, la crisi climatica ed ecologica continua ad aggravarsi. Il 2024 è stato l’anno più caldo dal 1850 ed il primo anno in cui la temperatura media ha superato il limite degli 1,5°C, concordato a Parigi nel 2015 dai governi mondiali. Il Mediterraneo in particolare è un hotspot climatico: le sue acque sono sempre più calde con ripercussioni sulla piovosità. Gli allagamenti del 17 aprile, che hanno provocato 3 morti tra Piemonte e Veneto, ne sono un esempio: 500 millimetri di pioggia in 72 ore, pari a un terzo delle precipitazioni annue tipiche di quelle zone. E l’Italia oggi è il paese europeo più colpito dalla crisi, con costi altissimi per i cittadini e le istituzioni, come gli 8,5 miliardi di danni per le ripetute alluvioni in Emilia Romagna del maggio 2023.

“Smettiamo di raccontarci favole” riprende Elisa, indicando l’enorme unicorno dietro di sé. “La realtà è che viviamo in un paese che sta già subendo le conseguenze della crisi climatica. Questo è il momento di agire e smettere di investire in armi e distruzione”.

Extinction Rebellion

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